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Meeting della Vespid Task Force del COLOSS

Nelle giornate del 23, 24 e 25 ottobre, a Pisa si è svolto il meeting della Vespid Task Force del COLOSS. Questo gruppo, precedentemente conosciuto come Velutina Task Force, ha ampliato il proprio ambito di interesse includendo anche altre specie aliene di vespidi particolarmente dannose per Apis mellifera. I vespidi, infatti, sono abili predatori di insetti ed alcuni di loro sono diventati specie invasive dopo l’introduzione accidentale o intenzionale da parte dell’uomo in nuovi paesi.  Tra di esse, sicuramente i calabroni sono i maggiori responsabili della perdita delle colonie di api da miele.

L’obiettivo principale della Vespid Task Force è quello di creare una solida rete tra i partecipanti di tutti i paesi interessati dalle specie aliene invasive, al fine di condividere le esperienze e coordinare gli interventi utili a ridurre al minimo i danni alle api.  

L’argomento principale del convegno è stato Vespa velutina, caso emblematico di invasione biologica che ci riguarda da vicino. Ma esperti internazionali hanno esposto i propri studi su altre specie aliene che affliggono l’apicoltura in diverse parti del mondo, tra le quali Vespa tropica nell’isola di Guam, Vespa mandarinia negli Stati Uniti e in Canada e la neo-nativa Vespa orientalis. 

Per quanto riguarda Vespa velutina, una parte del convegno è stata dedicata allo stato dell’arte di questa specie. In particolare, sono state riportate testimonianze dall’Italia, Spagna, Svizzera, Portogallo, Francia, Inghilterra, Paesi Bassi, Belgio, Stati Uniti e Corea. Inoltre, in un intervento è stata discussa la situazione dell’Austria, per ora ancora libera da questa specie, e le strategie impiegate per permetterne un eventuale rapido rilevamento. 

Un’importante sezione del convegno ha riguardato le tecniche di monitoraggio e controllo di Vespa velutina adottate dai paesi in cui questa specie è presente. Sono state esposte testimonianze sull’utilizzo di alcune strategie e la loro efficienza. In particolare: 

  • l’utilizzo di arpe elettriche per proteggere gli alveari e limitare l’impatto di V. velutina sugli apiari sotto attacco; 
  • l’impiego di strumenti acustici per il rilevamento del volo dei calabroni davanti gli alveari; 
  • il metodo della radio telemetria per la localizzazione dei nidi di V. velutina; 
  • l’impiego del metodo-Z per la neutralizzazione dei nidi di V. velutina in modo indiretto; 
  • l’importanza della Citizen Science per il rilevamento di esemplari e di nidi sul territorio. 

 Nell’ultima giornata del convegno è stata organizzata un’uscita didattica a Camaiore (LU), dove i partecipanti hanno assistito alla neutralizzazione di un nido attivo su un albero ad un’altezza di 19 metri, grazie all’impiego di un’asta telescopica tramite la quale gli operatori hanno trattato il nido con la permetrina.
Successivamente, in un apiario infestato, sono state mostrate le operazioni di cattura e posizionamento di una trasmittente su un esemplare di V. velutina per la tecnica di radio telemetria.  

Neutralizzazione di un nido di Vespa velutina con asta telescopica e permetrina

Posizionamento di una trasmittente su un esemplare di V. velutina per la tecnica di radio telemetria
Dimostrazione dell’utilizzo dell’antenna per la ricerca dei nidi mediante radio telemetria