Chi siamo

Siamo la rete italiana che unisce enti di ricerca e apicoltori per fermare l'avanzata del calabrone asiatico

La rete nasce dal progetto ministeriale (Mipaaf) VELUTINA, conclusosi nel 2016 e avente scopo la messa a punto a punto di strategie di contenimento della vespa esotica.  Dal 2016 StopVelutina continua a lavorare come gruppo non finanziato: i suoi soggetti si sono impegnati a realizzare, anche con risorse proprie, progetti comuni e concordati con gli altri membri per arginare e gestire la presenza del calabrone asiatico in Italia.

Questo sito è stato finanziato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e dall’Unione Europea coi fondi del Reg. 1308/2013.

La rete Stop Velutina è stata fondata da:

CREA-AA / referenti: Laura Bortolotti (coordinatrice Stop Velutina), Valeria Caringi
Università di Firenze – BIO / referenti: Rita Cervo, Federico Cappa
Università di Pisa – VET / referente: Antonio Felicioli
Università di Pisa – BIO / referente: Alessandro Cini
Apiliguria /referenti : Fabrizio Zagni, Nuccio Lanteri

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Le linee di azione della rete StopVelutina

1. Rete di monitoraggio della presenza di Vespa velutina in Italia

La rete di monitoraggio italiana per controllare la presenza del calabrone asiatico comprende decine di alveari-sentinella posizionate soprattutto in Liguria, Piemonte, Lombardia, Veneto, Toscana ed Emilia-Romagna e in minor misura nell’Italia centro-meridionale. In ogni alveare sono posizionate delle trappole per la cattura di vespe e calabroni, con cui è possibile controllare l’avanzata del calabrone asiatico.

Al funzionamento della rete contribuiscono i ricercatori con i loro progetti, le associazioni apistiche locali, ma anche singoli apicoltori, con la loro azione volontaria di sorveglianza degli alveari. In alcuni casi le Regioni hanno stanziato dei fondi dedicati al sostentamento della rete.

Chi se ne occupa:

Liguria:
 Apiliguria, Alpa Miele
Piemonte: Università di Torino–DiSAFAAspromiele, Agripiemontemiele

Area LOVER (Lombardia-Veneto-Emilia Romagna)
Lombardia:
Apilombardia, FAI Lodi e Milano, Associazione apicoltori lombardiAssociazione apicoltori mantovani, apicoltori volontari LOVER (Mantova)
Veneto
: IZSVe- Istituto zooprofilattico delle Venezie, Associazioni apistiche venete, apicoltori volontari LOVER (Rovigo). Nel 2017 la Regione Veneto ha finanziato uno specifico Piano di sorveglianza regionale
Emilia-Romagna: CREA-AA, Associazione apistica Reggio e Parma; Associazione apicoltori felsinei Le Nostre ApiAssociazione provinciale apicoltori piacentini, Associazione apicoltori Reggio Parma, Associazione romagnola apicoltori, Associazione Forlivese Apicoltori, apicoltori volontari LOVER (Modena e Ferrara). Nel 2017 la Regione Emilia Romagna ha finanziato la rete emiliano-romagnola con fondi del Reg. 1308/2013

Toscana:
Università di Firenze, CREA-AA, ARPAT, AAPT – Associazione apicoltori province toscane, Toscanamiele. Nel 2017 la rete toscana è stata finanziata dal progetto ALIEM (P.O. Italie/France “Maritime” 2014-2020, Axe 1 Projet).

 

2. Rilevamento nidi di Vespa velutina 

I nidi di velutina sono spesso nascosti nella vegetazione o situati a grandi altezze. Per poterli trovare e distruggere sono allo studio diversi sistemi tecnologici. Allo stato attuale i nidi vengono identificati mediante la segnalazione da parte dei cittadini.

Chi se ne occupa:
Università di Pisa – Dipartimento di Scienze veterinarie
CREA-AA
ISTI-CNR
IFC -CNR

3- Distruzione dei nidi di Vespa velutina

La pericolosità dei nidi di calabrone rende necessario capire come distruggerli in maniera sicura, efficace e con basso impatto ambientale. A partire dal 2014 in Liguria è stato elaborato da Apiliguria un primo protocollo di azione, basato su tecnologia francese, che consiste nel veicolare nei nidi un insetticida mediante delle aste telescopiche dotate di un piccolo tubo (vedi qui il protocollo). Questo sistema viene applicato per la neutralizzazione dei nidi sul territorio attraverso un prodotto autorizzato a base di permetrina in polvere.

4- Il Metodo Z

Un nuovo metodo per la neutralizzazione dei nidi, brevettato da un ente di sviluppo tecnologico (Mohos-Zagni GbR) è allo studio nell’ambito del gruppo StopVelutina. Il metodo si serve delle vespe operaie catturate con un dispositivo (automatico o manuale) che riesce ad utilizzarle per veicolare una molecola letale per le vespe al nido, senza la necessità che questo venga individuato per essere distrutto. Il sistema è selettivo al 100% e dai primi test effettuati risulta efficace nella neutralizzazione dei nidi e nella riduzione del tasso di predazione presso gli alveari.

Chi se ne occupa:
Mohos-Zagni GbR
CREA-AA
Università di Pisa – Dipartimento di Scienze veterinarie
Università di Firenze- Dipartimento di Biologia
Reinische Fachhochschule – Köln

5- Studi sulla comunicazione chimica in Vespa velutina

Questa ricerca ha lo scopo di identificare i feromoni con cui le regine di calabrone attirano i maschi per l’accoppiamento. Individuato e sintetizzato, questo feromone potrebbe permetterci di intrappolare i maschi, aumentando così la percentuale di regine sterili e spezzando il ciclo biologico della velutina. La ricerca si è focalizzata inizialmente sulla ghiandola del veleno del calabrone, come fonte di composti volatili da utilizzare come attrattivi sessuali. I volatili del veleno, tuttavia, non sembrano differire tra le femmine appartenenti alla casta riproduttiva (regine) e a quella operaia: rappresentano quindi degli improbabili candidati al ruolo di feromoni di richiamo del partner.

Chi se ne occupa:
Università di Firenze- Dipartimento di Biologia

6- Studi sulla competizione tra Vespa velutina e Vespa crabro

Questa linea di ricerca si è basata su saggi comportamentali per valutare l’entità della competizione tra Vespa velutina e la specie nativa Vespa crabro (calabrone europeo). In condizioni controllate di laboratorio si stanno investigando le preferenze alimentari e il comportamento esplorativo delle due specie per valutarne le differenze e  capire così il potenziale impatto dell’arrivo della velutina sulle popolazioni native di calabrone europeo.

Chi se ne occupa:
Università di Firenze- Dipartimento di Biologia

7- Ricerca di microrganismi patogeni di Vespa velutina e studi di immunocompetenza

Una nuova linea di studio finalizzata al contenimento di Vespa velutina è la ricerca di microrganismi antagonisti (batteri, funghi, virus), in grado di limitare la proliferazione della velutina. Stiamo conducendo biosaggi immunitari in laboratorio su individui di diverso genere appartenenti alle differenti caste sia di Vespa velutina che sulla nativa Vespa crabro per valutare e confrontare l’immunocompetenza delle due specie, per individuare le classi di individui potenzialmente più vulnerabili da usare come bersagli preferenziali in eventuali interventi di biocontrollo.

Chi se ne occupa:
Università di Pisa – Dipartimento di Scienze veterinarie
Università di Firenze- Dipartimento di Biologia
Università di Bologna – Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie

 

 

Immagine di copertina: Fabrizio Zagni, Apiliguria