Dopo gli interventi condotti in apiario con il Metodo Z dai tecnici delle associazioni apistiche in collaborazione con il CREA-AA di Bologna e con la rete STOPVelutina, prosegue la lotta al calabrone asiatico nelle province di La Spezia e Massa Carrara.
A partire da settembre fino ad oggi, sette nidi sono già stati ritrovati e neutralizzati nella provincia di La Spezia (in giallo nella figura), la maggior parte a nord est della città verso la Val di Vara, tra Riccò del Golfo e Borghetto di Vara; solo in quest’ultimo comune sono stati neutralizzati ben due nidi. I ritrovamenti sono stati possibili grazie al lavoro degli apicoltori volontari delle due associazioni liguri Alpa Miele e Apiliguria e la neutralizzazione è avvenuta secondo le procedure autorizzate e in alcuni casi anche con l’intervento dei Vigili del Fuoco.
Altri due nidi sono stati avvistati nell’ultima settimana in Toscana, provincia di Massa Carrara; si tratta del primo ritrovamento in questa regione. Il primo nido toscano è stato avvistato in località Cinquale, nel comune di Montignoso, in un giardino privato dal proprietario Thomas Mutti che ne ha prontamente segnalato la presenza alla rete STOPVelutina e ai tecnici dell’associazione Toscana Miele. La colonia sembra essere ancora attiva, nonostante la stagione avanzata, come testimoniato dal volo di individui in ingresso ed in uscita. Il nido verrà neutralizzato nei prossimi giorni dai tecnici specializzati di Toscana Miele, che hanno già contattato i Vigili del Fuoco e l’amministrazione comunale, per poter usufruire di una piattaforma aerea per l’abbattimento in sicurezza della colonia. Anche in questo caso il ritrovamento è avvenuto grazie alla costante sorveglianza da parte delle Associazioni apistiche locali, in particolare Toscana miele, che già da qualche anno ha organizzato una fitta rete di sorveglianza in queste zone, in costante contatto con la rete Stopvelutina.
Nella foto il primo nido trovato in Toscana (foto: Stefano Fenucci – Toscana Miele)