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Il trappolaggio primaverile: utile strumento di cattura delle regine fondatrici e monitoraggio della specie

Dopo aver lasciato alle spalle un’annata davvero difficile sul fronte Vespa velutina, ci troviamo a dover affrontare una nuova stagione di lotta all’avanzata del calabrone asiatico. Infatti, le prime giornate di sole di fine inverno invitano le regine feconde ad uscire dalla diapausa invernale in cerca di risorse zuccherine di cui nutrirsi, per poi iniziare la ricerca di luoghi adatti alla costruzione del nido primario e la fondazione di una nuova colonia.
Il ciclo biologico di V. velutina, infatti, è annuale. Le colonie fondate dalle nuove regine a fine inverno/inizio primavera si accrescono nel tempo, fino a dover abbandonare i nidi primari ed occupare i famosi nidi secondari, che spesso si intravedono in alto tra i rami degli alberi. I maggiori attacchi agli apiari si registrano nella tarda estate, quando le famiglie raggiungono la loro massima forza, contando anche diverse centinaia di individui. Con l’arrivo della stagione fredda, dopo il periodo di produzione degli individui di sesso maschile e delle future regine, le colonie si estinguono. Da ogni nido possono sfarfallare fino a 300-500 regine fondatrici, che vengono generalmente fecondate prima della diapausa invernale. Fortunatamente, solo una piccola percentuale di esse supera l’inverno. 

Ciclo biologico del calabrone asiatico.

Essendo l’attuale periodo dell’anno il momento cruciale del ciclo di V. velutina, è raccomandabile adottare alcune semplici strategie per impedire che le regine possano fondare nuove colonie. Il metodo più efficace e meno impattante sull’entomofauna per catturare questi esemplari è sicuramente il trappolaggio primaverile con esca alimentare zuccherina. La birra chiara (4,7%) è risultata essere l’esca più adatta alla cattura dei calabroni e selettiva nei confronti di Apis mellifera ed altri apoidei. Basterà versare circa 0,33L di birra chiara in una bottiglia di plastica trasparente da 1,5L e posizionare quest’ultima ad un’altezza di circa 1,7-1,8 m da terra. Le sostanze zuccherine contenute nella birra attrarranno le regine nella bottiglia.
Il procedimento dettagliato su come assemblare una trappola è descritto qui.  

Il trappolaggio è altrettanto importante per il monitoraggio della specie: grazie alla cattura di questi esemplari è possibile monitorarne la presenza, azione fondamentale soprattutto nelle nuove zone dove V. velutina è stata recentemente segnalata. Infatti, le prime segnalazioni sul territorio possono essere estremamente utili nel processo di contenimento della specie.
L’esca nelle bottiglie dovrà essere cambiata ogni 15 giorni ed il contenuto disposto su una superficie chiara per poter osservare i caratteri che possano permettere l’identificazione della specie.
Invitiamo cittadini ed apicoltori a partecipare al monitoraggio primaverile e, in caso di dubbi, a inviare le foto degli esemplari rinvenuti nelle trappole tramite il form di segnalazione sul nostro sito (https://www.stopvelutina.it/effettua-una-segnalazione/) per avere un riscontro sulla specie catturata.