
Il calabrone orientale, Vespa orientalis, ha raggiunto anche il territorio toscano, proseguendo l’espansione del suo areale nella risalita della penisola. La presenza della specie è segnalata in tutto il sud Italia, oltre che nel Friuli Venezia Giulia, dove sembra essersi insediata nella città di Trieste già a partire dall’estate del 2018, e a Genova, dove un individuo è stato segnalato nel 2018 e una nuova segnalazione è stata effettuata proprio in questi giorni.
La segnalazione toscana, confermata oggi, riguarda il centro della città di Grosseto. Svariati individui intenti a nutrirsi di melata su un tronco sono stati osservati da Giacomo Capitani (che ringraziamo per le foto) a partire da giorno 27/08/2020 e ancora nella giornata del 29/08/2020, facendo pensare che in zona sia presente almeno un nido.
La specie, seppur presente nelI’Europa sud-orientale e in Medio Oriente, non era mai stata segnalata prima in Toscana, ma è probabile che il progressivo cambiamento climatico, con estati sempre più calde e aride, abbia facilitato l’espansione della specie verso nord. Come Vespa velutina, anche V. orientalis sembra prediligere gli ambienti urbani per la sua nidificazione.
I nidi vengono generalmente costruiti in luoghi riparati, come tronchi cavi, costruzioni abbandonate o in tane sotterranee, ma in ambienti antropizzati è facile trovarli all’interno dei cassoni degli avvolgibili. A differenza di V. velutina, non sembra però che V. orientalis nidifichi all’aperto. La specie sembra essere piuttosto opportunista anche dal punto di vista trofico, con massiccia presenza nei mercati urbani nelle città del sud e questo potrebbe spiegare il suo successo nell’insediamento a Trieste e la nuova presenza registrata nel centro di Grosseto.
Come sanno bene gli apicoltori siciliani e, più di recente, anche campani, V. orientalis come V. velutina può rappresentare un serio problema per l’apicoltura, predando in massa sugli apiari e indebolendo le famiglie di api che, oltre a subire l’intensa predazione, non riescono ad accumulare sufficienti risorse per sopravvivere alla stagione invernale.
Data la confermata presenza a Grosseto, sarebbe importante attivare prontamente una rete di monitoraggio e segnalazione, pertanto, chiediamo agli apicoltori ed agli abitanti di queste zone di porre molta attenzione alla sua presenza e di segnalarne l’eventuale ritrovamento mediante l’apposito modulo. La possibilità di arrestare la sua diffusione passa innanzitutto dalla segnalazione della sua presenza sul territorio.
Aiutateci a difendere le api e il territorio da questa nuova minaccia.